venerdì 22 febbraio 2013

Un romanzo a puntate - ORGOGLIO E PREGIUDIZIO - VI puntata: dal cap. 27 al cap.32

Ecco la sesta puntata di ORGOGLIO E PREGIUDIZIO (Pride and Prejudice), di Jane Austen: pubblichiamo oggi i capp. 27-32. Vi diamo i link che rimandano alla lettura completa di ciascuno (in inglese e testo a fronte in italiano), seguiti dal riassunto del capitolo stesso. Buona lettura!




QUI potete trovare la quinta puntata (capp. 21-26) 


Vol. II, cap. 4 (27)
I mesi di gennaio e febbraio passano a Longbourn senza avvenimenti degni di rilievo, e a marzo Elizabeth, secondo i desideri dell'amica Charlotte ma anche con sentimenti per nulla negativi, parte per Hunsford, insieme a Sir William e alla figlia Maria. Il viaggio è allietato anche dalla possibilità di passare una giornata a Londra con gli zii e la sorella e, una volta arrivati, la giornata passa piacevolmente tra molti impegni. La sera, a teatro, Elizabeth e la zia riescono a intavolare una conversazioni a tu per tu; parlano di Miss King, la signorina novella ereditiera al centro dell'attenzione di Mr. Wickham, e di Jane, che fa del tutto per nascondere la propria delusione ma non sempre ci riesce. La serata si conclude con un invito molto gradito a Elizabeth: gli zii vogliono portarla con loro per una vacanza estiva, probabilmente nella regione dei laghi, e la nipote non nasconde il proprio entusiasmo di fronte a questa allettante prospettiva.
Vol. II, cap. 5 (28)
Il giorno successivo Elizabeth e i suoi due compagni arrivano a Hunsford, accolti con molto affetto da Charlotte e con la solita pomposa formalità da un Mr. Collins esattamente uguale a prima, nonostante il matrimonio. Elizabeth si rende subito conto che Charlotte è riuscita a creare un'atmosfera accettabile, fatta di ragionevole sopportazione e avveduti consigli al marito che lo tengano il più possibile fuori casa. Il giorno dopo Elizabeth, nella sua stanza intenta a prepararsi per una passeggiata, viene chiamata a gran voce da Maria, eccitata per uno straordinario avvenimento, che risulta essere semplicemente un calessino fermo al cancello, con Miss de Bourgh e la sua dama di compagnia che conversano con Mr. Collins e Charlotte, mentre Sir Lucas è immobile sulla porta, imbambolato da quella nobile visione. La figlia di Lady Catherine è molto minuta e ha un aspetto malaticcio, ed Elizabeth non può fare a meno di considerarla una perfetta futura moglie per Darcy. Al rientro a casa, Charlotte, dopo le entusiastiche effusioni di Mr. Collins, spiega all'amica e alla sorella che Lady Catherine li ha invitati tutti a pranzo a Rosings per il giorno seguente.
Vol. II, cap. 6 (29)
Per tutto il giorno, e per tutta la mattina successiva, a Hunsford non si parla d'altro che dell'invito a Rosings, e Mr. Collins si assume l'onere di preparare gli ospiti a tutta la magnificenza di cui saranno testimoni. Alla fine arriva il momento tanto atteso, e l'unica a non essere sopraffatta da quegli splendori è Elizabeth, che si trova di fronte una vecchia signoria autoritaria e logorroica, un signorina insignificante e dall'aria malaticcia, e un palazzo bello e maestoso come si può supporre lo abbia chi è ricco come i de Bourgh. Lady Catherine non lascia molto spazio agli altri, la sua voglia di autorità non arretra nemmeno di fronte alle minuzie della vita quotidiana, sulla quale dare consigli a Mrs. Collins, né si fa scrupolo di indagare, in modo molto impertinente, su Elizabeth e la sua famiglia. Elizabeth risponde sempre con molta compostezza, ma non può fare a meno di essere se stessa, e diverse volte lo sbalordimento di Lady Catherine lascia trasparire come per lei sia molto inusuale trovarsi di fronte a una persona che non si limita a essere sempre d'accordo con lei. Il pranzo è all'altezza di quanto aveva descritto Mr. Collins, e il pomeriggio passa giocando a carte, fino al momento del commiato, quando, come previsto, agli ospiti viene offerta la carrozza. Durante il breve tragitto Elizabeth, sollecitata da Mr. Collins, cerca in tutti i modi di mascherare i propri giudizi e di tessere le lodi di Rosings e dei suoi abitanti, ma il cugino non può fare a meno di ritenerla troppo poco entusiasta.
Vol. II, cap. 7 (30)
Dopo essere rimasto per una settimana, Sir William torna a casa, ma la sua partenza non modifica sostanzialmente le cose, e la vita a Hunsford prosegue placida, con le quasi giornaliere notizie del passaggio di Miss de Bourgh e i consueti inviti a Rosings. Si avvicina la Pasqua, e Lady Catherine è in attesa della visita del nipote, Mr. Darcy, che arriva con un cugino, il colonnello Fitzwilliam. Elizabeth non prova particolare piacere a quella notizia, vista l'antipatia per il nuovo arrivato, ma la considera comunque un diversivo, utile, tra l'altro, per rendersi conto di quali siano i rapporti con la cugina, evidentemente considerata come destinata a lui dalla zia e, di conseguenza, quanto siano fondate le speranze di conquistarlo da parte di Miss Bingley. Il giorno dell'arrivo, Mr. Collins si affretta a informare la moglie e le sue ospiti, e il mattino successivo va a Rosings a omaggiare i due gentiluomini. Al ritorno, cosa che lascia tutte di sorpresa, è accompagnato da loro, facendo pensare a Mrs. Collins che quell'inusuale e pronta cortesia sia dovuta a Elizabeth. Darcy non sembra affatto cambiato, parla pochissimo e ha la solita aria altera e annoiata, mentre il cugino si dimostra molto affabile e pronto alla conversazione. Poco prima che se ne vadano, Elizabeth non resiste e chiede a Darcy se per caso non gli fosse capitato di incontrare la sorella a Londra, poiché, pur conoscendo perfettamente la risposta negativa, ha troppa curiosità di osservarne l'eventuale reazione, che, sia pure con la solita compostezza, la sua domanda non manca di suscitare.
Vol. II, cap. 8 (31)
Ormai Lady Catherine ha meno bisogno di compagnia, e passa un settimana prima di un nuovo invito a Rosings, e stavolta solo per il dopo pranzo. Il colonnello Fitzwilliam, felice di trovare un motivo di distrazione, si impegna subito nella conversazione con Elizabeth, una conversazione così animata da attirare l'attenzione sia di Lady Catherine, ansiosa come sempre di mettere bocca dappertutto, sia di Darcy, che non smette di gettare occhiate a Elizabeth. Quest'ultima viene poi invitata dal colonnello a esibirsi al pianoforte, e quando Darcy le si avvicina con la sua solita aria solenne, comincia a prenderlo un po' in giro, a preannunciare al cugino clamorose rivelazioni sul suo pessimo comportamento nell'Hertfordshire, specialmente l'essersi praticamente rifiutato di ballare in una sala piene di signorine senza cavaliere. Darcy accetta di buon grado e con un sorriso, e cerca anche di giustificarsi, adducendo il suo carattere poco propenso a fare rapidamente nuove conoscenze. La conversazione fra i tre viene presto interrotta da Lady Catherine, ansiosa di dare i suoi consigli a Elizabeth sul modo corretto di esercitarsi al pianoforte. Nel farlo non può fare a meno di tessere gli elogi della figlia, alla quale solo la malattia ha impedito di diventare una provetta pianista, ed Elizabeth, curiosa di vedere come Darcy reagisce a queste lodi verso colei che a quanto le sembra le è destinata in moglie, si rende conto che la reazione non è certo quella di un innamorato. La serata va avanti con gli incessanti consigli di Lady Catherine, che si fermano solo con l'arrivo della carrozza ordinata per il rientro degli ospiti alla canonica.
Vol. II, cap. 9 (32)
Il mattino dopo Elizabeth, da sola alla canonica, intenta a scrivere alla sorella, riceve una visita inaspettata: Darcy, e per di più da solo. La conversazione che segue non chiarisce il perché di quella visita; Darcy evidentemente non sa che cosa dire, ed Elizabeth, dopo aver fatto qualche domanda sui Bingley, decide di lasciare a lui l'iniziativa. Anche così, però, il colloquio non va molto avanti, ma si limita a qualche considerazione sui Collins e su quanto sia da considerare lontana, o vicina, Hunsford da Meryton. Qui Darcy sembra animarsi un po', come se volesse capire qual è l'opinione di Elizabeth sull'inevitabile trasferimento dovuto al matrimonio. I due vengono interrotti dal ritorno di Charlotte e della sorella; Darcy dopo qualche minuto se ne va lasciandole a ipotizzare i motivi di quella visita. Charlotte suggerisce un possibile innamoramento nei confronti dell'amica, ma Elizabeth smentisce recisamente e, alla fine, le due si adattano a ritenere che quella stranezza possa essere attribuita alla noia e al desiderio di allontanarsi per un po' dall'atmosfera pesante di Rosings. Nei giorni successivi le visite dei due cugini, in coppia, da soli e talvolta accompagnati dalla zia, continuano: alla canonica cresce la stima e la simpatia per il colonnello Fitzwilliam, mentre Charlotte continua a cercare di capire se Darcy sia o meno interessato in qualche modo a Elizabeth, senza cavare un ragno dal buco, e, nel contempo, non tralascia di ipotizzare un'eventuale unione dell'amica con il colonnello. 

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